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Il volume offre l'opportunità di conoscere l'esperienza complessa e articolata di un gruppo di docenti che si sentono - al di là delle distanze e dei diversi contesti di azione - "comunità", che hanno come centralità la relazione tra persone capaci di progettare con gli altri e progettarsi. Le narrazioni documentano un cammino di coprogettazione, di dialogo tra docente e discente al fine, appunto, di "imparare a progettare", reinterpretando le azioni routinarie di classe: la lezione, l'interrogazione, la valutazione e il compito. In un mondo complesso ed eterogeneo come il nostro esiste un'urgenza formativa: avere la consapevolezza di ciò che si è, saper scegliere, sapersi orientare seguendo le proprie inclinazioni, la propria legge interna. Non si offre qui una ricetta, ma una filosofia dell'essere in azione a scuola, secondo una visione d'insieme di teorie che rendono possibile vivere a scuola un'esperienza significativa di formazione di sé, decidendo, ognuno, di esercitare il proprio potenziale di scelta di apprendimento, secondo le regole di una democrazia partecipata in classe, attraverso l'espressione autonoma e autentica di idee, nel confronto e nella condivisione tra punti di vista diversi.